da Libertà, 22/03/2015
Buffet multietnico a Kaprasquare e mostra ai Giardini
«L’Is è una cosa brutta, siamo tutti uguali». Questo pensiero lo ha scritto un bambino e l’ha attaccato ad un palloncino arancione che ha fatto andare in alto verso il cielo. Ieri era la giornata mondiale contro il razzismo e Piacenza ne ha approfittato per chiudere l’undicesima settimana d’azione contro il razzismo chiamando a raccolta i bambini della città per realizzare laboratori, scrivere frasi e fare merenda tutti assieme.
La lunga giornata che ha avuto la supervisione del Centro Interculturale, è partita con il pranzo collettivo nella sede di Kaprasquare. Il buffet è stato organizzato da “Il mulo” che ha messo in tavola piatti tipici di diverse parti del mondo utilizzando- quando possibile- prodotti a chilometro zero. Fra le altre cose è stato servito il cous cous, la fataya, il riso con le lenticchie e il pollo e le banani verdi fritte. Alle 15,30 la festa si è spostata ai giardini Margherita dove sono state esposte le 60 fotografie raccolte grazie al progetto “Ti presento un amico” organizzato dal Centro per le Famiglie di Piacenza. «Siamo molto soddisfatti della partecipazione al progetto- ha detto Barbara De Biasio- ci sono arrivate fotografie di bambini che frequentano lo spazio gioco del Centro per le Famiglie, da ragazzi di Spazio 4 e da adulti abbracciati ad un loro amico di nazionalità diversa dalla propria». La giornata di ieri, però, non è stata esattamente soleggiata e la mostra è stata subito smontata per non rischiare di rovinarla. «Ci spiacerebbe non poterla mostrare alla gente- ha detto De Biasio- probabilmente la rimonteremo al Centro per le Famiglie oppure al Centro interculturale».
I bambini nella galleria di Borgo Faxhall sono stati protagonisti di due laboratori. Nel primo è stato chiesto loro di scrivere delle frasi da attaccare ai palloncini arancioni che sono stati fatti volare verso il cielo. L’arancio è infatti il colore scelto per marcare l’undicesima settimana d’azione contro il razzismo. Ecco alcune frasi: “L’amicizia non ha colore né nazionalità”, “Mi piacciono le persone italiane, mi piacciono le persone pakistane”, “W la pace”, “No al razzismo” e “Siamo tutti uguali”. L’altro laboratorio è stato quello organizzato da Arti e Pensieri grazie al contributo dell’egittologa Martina Fontanesi che ha realizzato assieme ai bambini degli amuleti egiziani in argilla. C’era lo scarabeo, l’occhio udjat, il cortiglio, l’ankh, il pilastro djed e lo scettro uad. I bambini hanno infine mangiato i due metri di panino con la nutella preparato dalla pasticceria Palazzolo ed offerto dai Matti da Galera di quartiere Roma.
«Le comunità si edificano trasmettendo dei valori- ha detto l’assessore Stefano Cugini- e noi pensiamo che valori come l’antirazzismo siano esattamente quelli che dobbiamo perseguire».
Nicoletta Novara